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Leo Alati

Vino, cibo e natura le forze vercellesi

Le guide turistiche esaltano la Valsesia e le risaie, ma anche l’arte e l’enogastronomia

Se da un lato il Piemonte viene indicato come una «tra le quattro mete giuste per mangiare e bere bene nei prossimi mesi», specie a ottobre, la Lonely Planet indica la provincia di Vercelli tra i luoghi da non perdere soprattutto per Varallo e la Valsesia. La parte alta del territorio è tra le 16 mete piemontesi indicate dal sito della casa editrice più famosa per le guide di viaggio, alla pari di Sestriere, Langhe, Monferrato, Bra e Pollenzo. Situata a 66 chilometri a nord ovest di Vercelli, «questa selvaggia e remota regione è il posto giusto sia per la contemplazione sia per l’avventura sugli scii e in canoa». E ancora: «Le Alpi offrono numerose passeggiate, a piedi e in bicicletta, e il rafting in acque cristalline». Citazione d’obbigo per Alagna, «antico villaggio walser e ora prestigiosa località turistica, che fa parte del comprensorio Monte Rosa Ski. È un luogo ben conosciuto per i fuori pista».

 

Sia il Piemonte sia le terre comprese «dal riso al Rosa» sono ottimi posti da visitare per chi ama esplorare nuovi angoli e scoprire nuovi gusti, secondo la Lonely, la Bibbia dei viaggiatori: «Il Piemonte è notevole anche per il cibo - dice la guida - dal riso al tartufo bianco. Non ha nulla da invidiare alla Toscana. Soprattutto in autunno, quando i funghi selvatici abbondano, vengono raccolte le uve rosse nebbiolo e inizia la stagione di tartufi e funghi. Favolosi». La rivista cita anche come eccellenze la carne e i formaggi, «da provare assolutamente».  

 

Una fetta importante della guida Mondadori sul Piemonte è dedicata alle montagne valsesiane e alle risaie, «specchi d’acqua a perdita d’occhio dove è facile, nelle stagioni giuste, vedere gli aironi o i cormorani in cerca di preda. I paesi sparsi sembrano spuntare da un miraggio». E la Valsesia è descritta come «una montagna severa, ma sempre aperta e luminosa. I ghiacciai del Monte Rosa illuminano boschi e pascoli, facendo da sfondo ai numerosi parchi naturali e oasi protette nella terra dei walser». Ampio spazio a S.Cristoforo, ai quattro musei cittadini, al principato di Lucedio e alle informazioni su come contattare l’Atl Vercelli Valsesia.  

 

Il Touring Club, nel volume sul Piemonte, parla del capoluogo come «centro nevralgico su cui gravita la pianura del riso»: dal Sant’Andrea ai castelli di Quinto e di Buronzo, dal Museo Irico di Trino al riso dop di Baraggia, sono ben otto le pagine dedicate alle ricchezze delle terre d’acqua.

Articolo di Roberto Maggio pubblicato su La Stampa il 23 agosto 2017 

(24/8/2017)

 

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