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Leo Alati

L’annuncio del segretario provinciale del Partito Socialista Leo Alati che ha preso contatti con il parlamentare

Il licenziamento del sindacalista arriva, con un’interrogazione del senatore Buemi, a Roma

Salvatore SellaroErano passati cinque giorni dall’inizio dello sciopero della fame di Salvatore Sellaro, ex assessore all’ambiente della giunta Venegoni che oggi siede in consiglio comunale a Lamporo, quando lo abbiamo nuovamente incontrato. Lunedì 16 gennaio, infatti, la bilancia segnava il peso di 95,500 kg mentre venerdì 20 era già calato sino a 90,100 kg. E tutto, questo solo per sollecitare le amministrazioni comunale e provinciale ad intervenire dopo il licenziamento da parte dell’azienda Secur2000 del sindacalista Luca Soffredini. Sellaro, come il sindacato che il giovane rappresenta, non accetta il  licenziamento e chiede, oltre che a Ibp (l’azienda che ha dato in gestione alcuni servizi a Secur2000) anche al primo cittadino Fabrizio Greppi e al presidente della Provincia di Vercelli Carlo Riva Vercellotti di fa luce sulla vicenda.

Intanto anche il segretario del Partito Socialista di Vercelli, Leo Alati, ha deciso di intraprendere questa battaglia al fianco di Sellaro.

«Ho contattato, attraverso i consiglieri di Vercelli - spiega Alati – il senatore Enrico Buemi al quale ho presentato la situazione. Sarà lui a presentare un’interpellanza parlamentare per denunciare questa situazione anche a Roma. Mi spiace che gli altri partiti ancora non abbiano preso una posizione, che ancora nessuno abbia almeno chiesto informazioni. Il nostro obiettivo oltre al reinserimento di questo giovane lavoratore è quello di vedere rispettati tutti i lavoratori».

Ma intanto Valter Bassino, delegato della Filcams Fgil, ha protocollato una lettera riguardante questa questione in Comune a Crescentino affinché fosse poi inviata a tutti i membri del consiglio.

«Ho chiesto sia al sindaco di Crescentino che al presidente della Provincia un incontro – spiega Bassino. Per il momento non ho ancora avuto un riscontro. Ma quel che è certo è che non ci fermiamo: sono pronto anche a contattare gli esponenti romani del Partito Democratoco, visto che, come è noto, uno dei finanziatori della Leopolda è la Mossi&Ghisolfi. Intanto la situazione all’interno dello stabilimento non è cambiata».

Ma Sellaro ha deciso di scrivere anche a tutti i sindaci del vercellese e del chivassese affinché approvino un ordine del giorno di solidarietà.

Intanto da Vercelli, Riva Vercellotti spiega: «Stiamo svolgendo funzioni di controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e chiederemo a Ibp di fornirci le spiegazioni circa quanto è accaduto».

Dall’altro canto Greppi spiega: «Dopo che Sellaro mi ha comunicato il suo sciopero ho immediatamente preso contatto con Secur2000 che mi ha fornito le sue motivazioni. Ora attendo che la giustizia faccia il suo corso e che questa vertenza riesca a ricomporsi. Il Comune ora non po’ più far altro».

 

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