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Il nuovo piano socio sanitario 2012-2015

di Gianni Esposito*

 

Gianni EspositoTra pochi giorni il Consiglio Regionale varerà il nuovo piano socio sanitario 2012-2015.

Sono stati mesi difficili, in cui l'Assessore Monferino, grazie alle tante iniziative svolte dal Sindacato Confederale e dai tanti cittadini sui Territori ha dovuto riscrivere il piano socio sanitario  più volte.

La decisione più importante per noi  è stata la non separazione tra Ospedale e Territorio.

In quanto, la separazione, avrebbe comportato una  maggiore attenzione verso l'ospedale invece che sul territorio (prevenzione e cura) alle persone.

Mercoledì 28 marzo, dopo sette sedute, è stato approvato in Aula con 32 voti favorevoli, 19 contrari il disegno di legge n 174 che prevede la  riorganizzazione del sistema sanitario regionale.

Al centro  del provvedimento approvato c' è la costituzione di federazioni sovrazonali.

L'istituzione delle sei Federazioni sovrazonali piemontesi, non aiuterà secondo me, la razionalizzazione dei costi che si era prefissata la Giunta e di sicuro non miglioreranno l’efficienza del sistema; anzi aumenterà la spesa economica visto che sono previste  sei nuove figure di “super manager” a capo delle nuove “Federazioni Sovrazonali” che peseranno per oltre un milione di euro sul bilancio della sanità già in forte difficoltà.

Per il nostro Territorio la Federazione comprenderà Vercelli, Biella, Novara e Verbania, sarà una società consortile di diritto  privato destinata a svolgere in maniera centralizzata attività di supporto non sanitarie.

È da sottolineare che sono stati raggiunti  altri due obbiettivi  :

  • è stato cancellato l'articolo che istituiva la nuova azienda sanitaria 118. Il sistema dell’emergenza territoriale non può essere considerato “indipendente” dalle strutture ospedaliere e territoriali. Abbiamo evitato di creare un corpo separato che inevitabilmente avrebbe indotto una crescita di costi  senza risolvere i veri problemi di funzionamento del sistema d’emergenza che oggi insistono essenzialmente nei DEA e non nel 118.

  • Inoltre, l'Assessore alla Sanità  si è impegnato ad arrivare alla cifra di 110 milioni di euro per il 2012   che servirà per il finanziamento dei servizi socio assistenziali, nel 2011 le risorse spese sono state  138 milioni di euro. Impegno apprezzabile ma che non ci accontenta visto le difficoltà di tutti i giorni delle persone anziane, dei fanciulli e dei disabili, con ripercussioni negative anche sui dipendenti che si vedono licenziati o messi in cassa integrazione.

Il nostro giudizio pur apprezzando i miglioramenti al Piano socio sanitario  non può che essere negativo, in quanto, abbiamo sempre sostenuto che il vecchio piano approvato dal Consiglio Regionale  nel 2004 , aveva si bisogno di una giusta manutenzione visto anche i tagli delle risorse nazionali, ma non di essere abbandonato.

*segretario generale funzione pubblica CGIL Piemonte, già segretario FIOM Vercelli e Segretario generale CGIL Vercelli.

(30 marzo 2012)

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