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Leo Alati

Il jobs act di Menenio Agrippa

Il discorso di oggi al Senato del ministro Poletti mi ha fatto ricordare l'apologo di Menenio Agrippa, un democristiano di 2500 anni fa.

Leo Alati

Essendosi la plebe romana divisa dai senatori sul monte Sacro, perchè non tollerava il tributo e la milizia, nè potendo essere richiamato, il senato decise di mandare alla plebe come oratore Menenio Agrippa, uomo facondo e, perchè era oriundo, a quella caro. Questo entrato nell’accampamento, narrò questa storia al popolo.

 

Una volta le membra dell’uomo, vedendo il ventre ozioso, erano in dissidio con quello e cospirarono affinchè la mano non portasse il cibo alla bocca, affichè la bocca non prendesse ciò che gli veniva dato e i denti non lo masticassero.Ma mentre vogliono domare il ventre, loro stessi mancarono, e così tutto il corpo arrivò all’estrema consumazione. Così il ventre non sembrò per niente essere un (ministerium) pigro, e che quello distribuiva tutti i cibi assunti attraverso tutte le membra. E così tornarono in pace con quello. Così il senato e il popolo, come un corpo solo, periscono con la discordia, acquisiscono forza con la concordia.

 

Gli storici dicono che la plebe romana piegata da questa storia sia tornata in città.

 

(8/10/2014)

 

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