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Leo Alati

Intervista al segretario del PSI Riccardo Nencini

Esame di italiano per avere la cittadinanza

Così combattiamo il fondamentalismo religioso

«I MIGRANTI, che vorranno ottenere la cittadinanza italiana, dovranno impegnarsi a svolgere un esame di lincgua, storia e cultura del nostro Paese, conoscere la Costituzione e giurare su questa, Non può esserci multiculturaliemo, se manca l'apprendimento dei valori e dell'identità del Paese in cui si vive», Lo afferma il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Riccardo Nencini, che ieri, in veste di segretario del Partito socialista italiano, ha presentato il disegno di legge dei parlamentari del Psi per l'introduzione del percorso di cittadinanza.

 

Per diventare cittadini non basterà più risiedere in Italia per dieci anni.

La nostra proposta va in aggiunta a questo requisito. Noi diciamo che, se uno ha il diritto di restare nel nostro Paese, perchè, per esempio, è un profugo che scappa da una situazione di carestia, lo Stato gli mette a disposizione delle strutture per imparare la lingua, la cultura, la storia e la Costituzione. Gli offre un percorso per ottenere la cittadinanza che si conclude con il giuramento sulla nostra Carta costituzionale. Chi non si impegna a seguire questo iter decade dal diritto di vedersi concessa la nazionalità italiana.

 

Che cosa vi ha spinto a proporre questo ddl?

L'idea di fondo è che il multiculturalismo va garantito, ma non può essere "un fai come ti pare" e nemmeno l'introduzione nel nostro Paese di pratiche che ledono i valori alla base della nostra legislazione.

 

Conoscere la storia e la cultura di un Paese non per forza significa rigettare il fondamentalismo religioso

Questo è vero, ma almeno nessuno potrà più dire che non sapeva che nel nostro Paese è vietato dare in sposa una dodicenne a un cinquantenne o praticare l'infibulazione.

 

Pensa che anche la Lega possa votare la vostra proposta di legge?

Non solo la Lega... Anche a sinistra, dopo i fatti di Colonia, sta maturando un cambio di mentalità sul multiculturalismo. Prima si faceva finta di non vedere, c'era una sorta di tolleranza pelosa verso pratiche tribali, incompatibili col nostro sistema.

Intervista di Giovanni Panettieri pubblicata su Quotidiano Nazionale il 28 gennaio 2016

 

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