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Leo Alati

“Eppur si muove”, perché il Socialismo è utile all’umanità

Si diffondono le anti-idee reazionarie come l’alter-sviluppo, la decrescita, il pauperismo, l’esser sempre e comunque contro, contro tutto ciò che è progresso, bellezza, tecnologia, informatica, scienza; queste idee reazionarie presenti pure nelle sinistre massimaliste sono correlate all’avanzata dei populismi identitari.
Questa sorta di luddismo anti scientifico è tipico delle forze reazionarie, conservatrici che affliggono l’Italia e l’Europa.
Tempi moderni nuovi forti interessanti, ove la ricerca, la scienza, la tecnologia, la robotica devono assolutamente avere cogente importanza e centralità, difatti noi socialisti abbiamo inscritto nel nostro dna, l’Eppur si muove di Galileo Galilei, l’eresia del riformare, che poi è null’altro che l’essere rivoluzionari, tutti proiettati al futuro, altro che l’ecologismo che tutte le opere vuole bloccare (compreso il necessario ponte sullo Stretto), quell’ecologismo pauperista che vorrebbe riportarci alla vita agreste, appunto, vorrebbero fermare la civiltà-dinamica-molteplice per ri-portarci all’epoca in cui la durata media della vita era di 35-40 anni, all’epoca in cui le donne morivano di parto, come già ampiamente esaminato in altre occasioni sulle pagine dell’Avanti!
Ma ben venga la tecnologia, la tecnica che può aiutarci nello svolgimento dei lavori più pesanti, più pericolosi.
Ben vengano le scoperte scientifiche, la ricerca, che portano lo sguardo più in là e poi ancora più in là e così via, indefinitamente, in un circuito dinamico tendente all’infinito(il molteplice plurale).
I socialisti ben sanno che la ricerca scientifica non deve avere paletti, lacci e lacciuoli etici, zavorre che frenano lo sviluppo dell’umanità.
La tecnologia è di per sé stessa naturale, la tecnologia consiste nell’uomo che prese, per la prima volta un bastone, una pietra per utilizzarli e per avere la vita più facile, più comoda, insomma più bella e degna d’esser vissuta.
D’altro canto appare chiaro che l’arnese allora come ora è un prolungamento dell’arto umano (artefatto che sovente è fare arte, design).
Guai se le forze reazionarie, quelle che tifano per la decrescita, per il sostenibile sviluppo (lento, lentissimo?), dovessero riuscire nell’intento di fermare lo sviluppo della civiltà e dell’umanità, che deve assolutamente essere collegato, concatenato con la tecnologia, con la scienza, con la matematica, con la medicina.
Karl Popper aveva delineato, quasi profeticamente il nocciolo delle forze reazionarie ed è per questo motivo che pare opportuno riportare le sue sempre attuali parole “Un argomento spesso ripetuto contro la moralità della scienza è che molti dei suoi frutti sono stati usati per fini cattivi, per esempio in guerra. Ma questo argomento non merita neppure di essere preso in seria considerazione. Non c’è nulla sotto il sole di cui non si possa abusare e di cui non si sia abusato. Anche l’amore può diventare strumento di assassinio; e del pacifismo si può fare una delle armi di una guerra aggressiva.D’Altra parte, è anche troppo evidente che l’irrazionalismo e non il razionalismo ha la responsabilità di tutte le ostilità e aggressioni nazionali. Ci sono state anche troppe guerre aggressive di religione sia prima che dopo le crociate, ma non mi risulta che si sia combattuta una sola guerra per scopi scientifici e ispirata da scienziati”.

Anche per questi motivi il socialismo non può mai morire, perché è necessario all’umanità, perciò è vitale e noi del Psi dobbiamo diffonderlo reticolarmente.

Articolo di Alessio Andrej Caperna pubblicato su L'Avanti! il 7 agosto 2015

 

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