“Eppur si
muove”, perché il Socialismo è utile all’umanità
Si
diffondono le anti-idee reazionarie come
l’alter-sviluppo, la decrescita, il pauperismo,
l’esser sempre e comunque contro, contro tutto
ciò che è progresso, bellezza, tecnologia,
informatica, scienza; queste idee reazionarie
presenti pure nelle sinistre massimaliste sono
correlate all’avanzata dei populismi identitari.
Questa sorta di luddismo anti scientifico è
tipico delle forze reazionarie, conservatrici
che affliggono l’Italia e l’Europa.
Tempi moderni nuovi forti interessanti, ove la
ricerca, la scienza, la tecnologia, la robotica
devono assolutamente avere cogente importanza e
centralità, difatti noi socialisti abbiamo
inscritto nel nostro dna, l’Eppur si muove di
Galileo Galilei, l’eresia del riformare, che poi
è null’altro che l’essere rivoluzionari, tutti
proiettati al futuro, altro che l’ecologismo che
tutte le opere vuole bloccare (compreso il
necessario ponte sullo Stretto), quell’ecologismo
pauperista che vorrebbe riportarci alla vita
agreste, appunto, vorrebbero fermare la
civiltà-dinamica-molteplice per ri-portarci
all’epoca in cui la durata media della vita era
di 35-40 anni, all’epoca in cui le donne
morivano di parto, come già ampiamente esaminato
in altre occasioni sulle pagine dell’Avanti!
Ma ben venga la tecnologia, la tecnica che può
aiutarci nello svolgimento dei lavori più
pesanti, più pericolosi.
Ben vengano le scoperte scientifiche, la
ricerca, che portano lo sguardo più in là e poi
ancora più in là e così via, indefinitamente, in
un circuito dinamico tendente all’infinito(il
molteplice plurale).
I socialisti ben sanno che la ricerca
scientifica non deve avere paletti, lacci e
lacciuoli etici, zavorre che frenano lo sviluppo
dell’umanità.
La tecnologia è di per sé stessa naturale, la
tecnologia consiste nell’uomo che prese, per la
prima volta un bastone, una pietra per
utilizzarli e per avere la vita più facile, più
comoda, insomma più bella e degna d’esser
vissuta.
D’altro canto appare chiaro che l’arnese allora
come ora è un prolungamento dell’arto umano
(artefatto che sovente è fare arte, design).
Guai
se le forze reazionarie, quelle che tifano per
la decrescita, per il sostenibile sviluppo
(lento, lentissimo?), dovessero riuscire
nell’intento di fermare lo sviluppo della
civiltà e dell’umanità, che deve assolutamente
essere collegato, concatenato con la tecnologia,
con la scienza, con la matematica, con la
medicina.
Karl Popper aveva delineato, quasi
profeticamente il nocciolo delle forze
reazionarie ed è per questo motivo che pare
opportuno riportare le sue sempre attuali parole
“Un argomento spesso ripetuto contro la moralità
della scienza è che molti dei suoi frutti sono
stati usati per fini cattivi, per esempio in
guerra. Ma questo argomento non merita neppure
di essere preso in seria considerazione. Non c’è
nulla sotto il sole di cui non si possa abusare
e di cui non si sia abusato. Anche l’amore può
diventare strumento di assassinio; e del
pacifismo si può fare una delle armi di una
guerra aggressiva.D’Altra parte, è anche troppo
evidente che l’irrazionalismo e non il
razionalismo ha la responsabilità di tutte le
ostilità e aggressioni nazionali. Ci sono state
anche troppe guerre aggressive di religione sia
prima che dopo le crociate, ma non mi risulta
che si sia combattuta una sola guerra per scopi
scientifici e ispirata da scienziati”.
Anche per questi
motivi il socialismo non può mai morire, perché
è necessario all’umanità, perciò è vitale e noi
del Psi dobbiamo diffonderlo reticolarmente.
Articolo di Alessio Andrej
Caperna pubblicato su
L'Avanti!
il 7 agosto 2015
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