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Mensile dei riformisti vercellesi

Sant'Andrea: la storia del simbolo di Vercelli inizia a Cambridge

di Claudia Bergamini

L'Abbazia di Sant'Andrea è insieme i l vanto, il gioiello ed il simbolo di Vercelli.
Sorgendo nel cuore di un territorio pianeggiante il complesso abbaziale si vede da molto lontano e indica al viaggiatore la giusta via verso la città.
Il complesso fu edificato fra il l2l9 e ilr1227 grazie alla cospicua donazione di Guala Bicchieri che il 19 febbraio 1219 volle assistere personalmente alla posa della prima pietra. Guala era un cardinale vercellese, stretto collaboratore di Innocenzo III.
Nel 1216 il Papa lo inviò in Inghilterra come legato pontificio "a latere" per sostenere lamonarchia inglese contro i baroni ribelli e porre fine alla guerra anglo-francese.

Guala divenne un secondo padre per il giovane Henry III, figlio di Giovanni senza terra, salvò la Corona britannica e riportò la pace nel regno, tra I'altro concedendo ben due edizioni della Magna Carta nel 1216 e I2I7.
In cambio della silenziosa missione diplomatica Henry III volle donare a Guala Bicchieri la chiesa di St' Andrews Chesterton vicino a Cambridge. Il re li aveva scelti perché erano tra le proprietà ecclesiastiche più ricche di tutto il paese.
Guala utilizzò i proventi ricavati da Chesterton per finanziare la costruzione della erigenda abbazia di Sant'Andrea in Vercelli per poterla donare alla sua città natale.
Fu costruita in solo otto anni e al termine dei lavori il suo fondatore morì.
E' un gioiello di architettura gotica di rara bellezza,una delle prime testimonianze dello stile gotico in Italia. È perfettamente conservata e tuttora quotidianamente usata per il culto. Nel 1219 Guala portò con sé i canonici sanvittorini di Parigi e scelse come primo abate Tommaso Gallo . Nella prima cappella del transetto destro è ospitato il suo monumento funebre che i ricorda ai visitatori i livelli di eccellenza raggiunti dalla vita culturale e spirituale della Vercelli di quel tempo. I Sanvittorini rimasero in possesso del luogo per oltre due secoli, fino al 1466, quando furono sostituiti dai canonici lateranensi.

 

10 Maggio 2012

 

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