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Mensile dei riformisti vercellesi

La necessaria transizione verso la "Green economy"

René-emmanuel Boukhechem

Le prospettive di uno sviluppo perenne delle attività del Gruppo Fiat a Torino sono purtroppo abbastanza ridotte, visto quelle che sembrano essere state le scelte strategiche di Marchionne, e purtroppo tutto il settore dell'Automobile a Torino rimane ancora troppo legato alla Fiat. E' diventato invece indispensabile per Torino sviluppare un'industria slegata dal settore automobilistico tradizionale. La Commissione Europea ha valutato il potenziale dei posti di lavoro nella “Green Economy” a 20 milioni in Europa entro il 2020.

Se Torino utilizzasse le sue competenze accumulate nel passato industriale e universitario avrebbe parecchie carte in mano per adattare le sue industrie e i suoi punti di forza alle esigenze dell’economia di oggi! Una politica ambiziosa e innovativa per migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti (grazie anche a una fiscalità sui rifiuti che incentivi la raccolta differenziata: chi non la fa paga di più), processi di riciclaggio a costo ridotto, riutilizzo del riciclaggio per le industrie o le imprese agricole della regione.

Sviluppo di alloggi a basso consumo energetico e a costo ragionevole, con una collaborazione tra facoltà di architettura, imprese del territorio e comune. Stretta collaborazione tra il territorio, il settore pubblico e il tessuto imprenditoriale per lo sviluppo di impianti industriali verdi. Esempio: entro il 2013 lo stabilimento di Settimo Torinese dell’azienda internazionale L’Oreal azzererà completamente le sue emissioni di CO2 grazie a fonti rinnovabili, cogenerazione, biomassa e teleriscaldamento, il tutto coinvolgendo le imprese del territorio. Sviluppo di autobus elettrici (tipo quelli del centro).

Creazione di un salone della “Green Economy” che potrebbe aiutare a creare collaborazioni con imprese o/e regioni straniere. Riqualificazione di alcuni quartieri (tipo le rive della Dora) prendendo come modello le migliori riqualificazioni fatte all’estero (e generalizzazione del “benchmarking” per trovare idee nuove: vedere altrove ciò che si fa meglio).

Miglioramento e intensificazione della rete imprese-università per migliorare la trasmissione dell’innovazione alle PMI.

Sviluppare un processo di re-industrializzazione in chiave moderna, che metta insieme imprese, ricerca e sostenibilità grazie a un partenariato pubblico-privato! Torino ha tutte le possibilità di farlo, e di farlo bene!

5 giugno 2012

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